Un accordo commerciale raggiunto tra gli Stati Uniti e la Cina sembra destinato a ridurre i costi di produzione di Apple, eliminando dazi sulle importazioni di componenti importate nel paese.
Apple utilizza componenti provenienti da un certo numero di paesi in tutto il mondo, in particolare Corea e Giappone, che sono importati in Cina per l’assemblaggio di iPhone, iPad e Mac. Attualmente la Cina impone dazi di importazione di tali componenti. Il nuovo accordo permetterebbe ad aziende come Apple, Microsoft e HP di portare i componenti in Cina senza dover pagare tali dazi.
Il WSJ riporta che, mentre l’accordo tra i due paesi deve essere ratificato dai restanti 76 paesi membri dell’accordo di Information Technology, un accordo tra gli Stati Uniti e la Cina è stato visto come il passo fondamentale.
L’accordo tra la Cina e gli Stati Uniti cancella un ostacolo critico verso l’espansione dell’accordo su Information Technology Agreement, i cui 78 membri rappresentano il 97% delle esportazioni.
Se le altre economie degli Stati membri approveranno il patto come previsto, il nuovo accordo dovrebbe aumentare le compagnie tech negli Stati Uniti, Giappone e Taiwan. L’accordo potrebbe coprire 1.000 miliardi dollari nel commercio, secondo le stime degli Stati Uniti.
L’obiettivo finale della convenzione è quello di ridurre i costi per i consumatori, permettendo il libero passaggio di entrambe le parti e prodotti finiti tra i paesi membri. La speranza è che l’accordo sarà finalizzato entro la fine dell’anno, e che i prezzi inizieranno ad essere abbassati per i consumatori già dal 2015.
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