Email ed un video deposizione di Steve Jobs potrebbero formare gli elementi chiave come prova in una causa antitrust nei confronti di Apple relativa ad iPod.
Il caso risale a più di un decennio fa, al tempo in cui gli iPod riproducevano solo la musica acquistata da iTunes o estratta dai CD, ed i consumatori non erano in grado di riprodurre la musica acquistata da negozi concorrenti. La class action sostiene che questo è pari ad un comportamento anticoncorrenziale, e che i consumatori sono stati costretti a pagare prezzi più elevati di conseguenza.
Alcune e-mail scritte da Steve Jobs potrebbero formare un ruolo significativo nel caso:
Alcune email del signor Jobs e la deposizione videoregistrata prese prima della sua morte, dicono gli avvocati querelanti, verranno interpretate come intenzione di penalizzare un prodotto della concorrenza per proteggere la presa di Apple sulla musica digitale.
“Presenteremo la prova che Apple è intervenuta per bloccare i suoi concorrenti e nel processo ha leso concorrenti e consumatori”, ha detto Bonny Sweeney, capo degli avvocati querelanti.
In una e-mail, inviata da Jobs nel 2003, relativa al Musicmatch nel momento in cui stava tentando di aprire un ‘negozio musicale’ per competere con iTunes, si può leggere:
Dobbiamo fare in modo che quando Music Match lancerà il negozio di download di musica non possa più usare l’iPod. Questo sarà un problema?
Il caso ha impiegato molto tempo per arrivare a questo punto, la combinazione di molteplici azioni legali di oltre 900 limature coprono più di un decennio.
Apple porterà delle ‘grandi armi’ per difendersi, mettendo in campo sia Phil Schiller che Eddy Cue come testimoni. La società dovrebbe sostenere che essa aveva il diritto di proteggere la sua attività di musica da parte dei concorrenti, e che i consumatori ne hanno beneficiato, in quanto il prezzo degli iPod è sceso nel corso degli anni.
Apple ha lungamente descritto iPod come “un business in declino”, le vendite sono diminuite di un quarto nel suo ultimo rapporto sui guadagni ad appena 2.6 milioni, contro i 39.3 milioni di iPhone.
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