L’appello di Apple per la sentenza dello scorso anno sugli ebook inizia oggi.
Apple sta avendo un periodo affollato in tribunale al momento. Non solo si deve difendere per la class action contro il DRM di iPod, ma questa mattina comincia il suo appello del verdetto del processo sugli ebook dello scorso anno.
La corte ha stabilito che Apple era colpevole di pratiche anticoncorrenziali in due modi. In primo luogo, la società ha chiesto agli editori di passare dai prezzi all’ingrosso – in cui gli editori hanno venduto in massa ai rivenditori, che stabiliscono i propri prezzi – ad un modello di agenzia, in cui gli editori fissano i prezzi al dettaglio e rivenditori prendono una commissione. La corte ha stabilito che questo riduce la concorrenza sui prezzi.
In secondo luogo, Apple ha negoziato un cosiddetto affare Most Favoured Nation, in cui gli editori non sono stati autorizzati a offrire condizioni migliori di chiunque altro di quelle offerte da Apple. Questo è stato considerato anche per ridurre la concorrenza sui prezzi, così che rivenditori più grandi – come Amazon – sarebbero altrimenti stati in grado di negoziare condizioni migliori, passando il risparmio ai clienti.
Apple, tuttavia, sostiene che il suo ingresso nel mercato dei libri ha effettivamente aumentato la concorrenza, tanto più che un unico rivenditore, Amazon, domina il mercato ebook al momento. Apple inoltre suggerisce che alcuni prezzi necessitano di salire per rendere il mercato degli ebook vitale per più editori, e che senza quegli aumenti dei prezzi il mercato degli ebook nel suo complesso sarebbe ora più piccolo.
Apple dovrebbe perdere l’appello, il danno definitivo per la somma di $450 milioni è già stato pre-approvato dal tribunale. Mentre la somma è relativamente modesta in termini di Apple, e alcuni erano sorpresi che Apple avesse continuato a lottare, Eddy Cue ha detto in un’intervista con Fortune che l’azienda ha ritenuto che il principio era importante:
Sentiamo che dobbiamo lottare per la verità […] Bisogna lottare per i propri principi, non importa quale.
Il team legale di Apple è anche di fronte a un’ulteriore class action su questioni a proposito della GPU dei MacBook Pro, quella recentemente estesa in Canada.
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