La strategia di Apple di non rimuovere l’iPhone da 16 GB funziona, sempre più utenti comprano iPhone da 64 GB per avere più spazio disponibile.
Col passare del tempo e delle versioni di iPhone, cresce il peso di applicazioni e file foto e video, ma non lo spazio di archiviazione dell’iPhone più economico ovvero quello da 16 GB, una tendenza in atto da qualch tempo e che Apple sembra aver sfruttato a suo vantaggio per incrementare gli introiti. L’esplosione di app sempre più esose di spazio e l’incremento della qualità dei file media spinge sempre più utenti iOS che sono in procinto di comprare un iPhone nuovo, a scegliere la versione da 64 GB anziché quella l’entry level da 16 GB, che in Italia vuol dire spendere precisamente 110 euro in più.
Lo dimostra una indagine effettuata da RBC Capital Markets, scoprendo che, mentre l’anno precedente il 40% degli utenti era intenzionato a comprare la versione base da 16 GB, per il nuovo iPhone 6s la percentuale per la strssa versione è scesa al 33%. Alla stessa maniera, nel 2014 il 48% dei clienti comprava la versione da 64 GB, mentre il 12% quella da 128 GB; quest’anno invece le percentuali sono salite rispettivamente al 51% e 16%.
Dato che la differenza di spazio di archiviazione offre un margine di profitto più alto per Apple, la strategia di abbandonare il taglio da 32 GB anziché piazzarlo in sostituzione dell’iPhone da 16 GB, per spingere gli utenti all’acquisto delle versioni più capienti, sembrerebbe essere efficace.
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