Un nuovo documento afferma che gli hacker utilizzano Siri, l’assistente vocale dei nostri iPhone, per spiarci.
Un hack ha di recente messo in luce una pratica utilizzata da degli hacker, volta a spiarci. Il trucco utilizza una cuffia collegata dall’utente, per accedere in remoto e silenziosamente alla build dei comandi vocali dello smartphone, potenzialmente all’insaputa dell’utente stesso.
I ricercatori provenienti dall’agenzia governativa francese ANSSI, hanno scoperto che erano in grado di controllare Siri di Apple o Google Now di Android, da 16 piedi di distanza, secondo Wired. Il trucco è realizzato utilizzando un trasmettitore radio da dove prelevare i dati dalle cuffie utilizzate come antenna di ricezione.
I cavi delle cuffie sono delle antenne radio decenti, come dimostra l’uso delle radio FM sul nuovo iPod nano. Il team di ANSSI è riuscita a sfruttare questa funzione, e ad ingannare un dispositivo iPhone o Android, per fargli credere che i comandi audio sono provenienti dal microfono collegato, mentre invece provengono da un ricettore a distanza.
In sostanza quindi, senza far accorgere l’utente ignaro di turno, l’hacker potrebbe sottrarre dati pian pian, minuto dopo minuto.
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