Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello di Apple nei confronti dell’ultima sentenza legata alla pratica commerciale scorretta di Apple Care.
Apple sarà costretta a pagare 900.000 euro di multa stabiliti dal Garante del Mercato nel 2011. L’ultima speranza di evitare la multa per “pratica commerciale scorretta” è stata respinta il Consiglio di Stato nei giorni scorsi. Il tema della vicenda riguarda la confusione alimentata da Apple nello spiegare la garanzia obbligatoria di Apple e quella a pagamento opzionale da applicare ai prodotti. In pratica anche il Consiglio di Stato ha ribadito che l’azienda avrebbe dovuto chiarire meglio i diritti di garanzia e la loro durata di due anni. Questo purtroppo non è stato fatto, creando di fatto una pratica commerciale scorretta, poiché il servizio “Apple Care” lasciava intendere la copertura del secondo anno come fosse un servizio extra, quando in realtà è spettante per diritto, pregiudicando il principio di tutela del consumatore previsto dalla legge.
Per fugare ogni dubbio spieghiamo brevemente come funziona la garanzia dei prodotti; il primo anno, per legge, il consumatore è coperto da ogni problema; si gode sia della garanzia commerciale che di quella legale, (di fatto la prima è più veloce e risolutiva). Nel secondo anno, la legge prevede solo la garanzia legale, ma alcune aziende nel tempo, per scelta marketing, hanno deciso di andare oltre il difetto di conformità e coprire di fatto ogni problema.
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