Secondo quanto riportato dalla fonte di oggi, una donna ha truffato Apple e migliaia di utenti per 1 milione di dollari.
Qual è la cosa peggiore che possa capitare quando tentate di acquistare un prodotto Apple sul web? Semplice! Che il pacco arrivato sia effettivamente VUOTO!
Una donna del Michigan, proprio questo lunedì, ha ammesso di gestire uno schema di frode detto “Scatola Vuota”, che è costato ad Apple ben 1 milione di rimborsi per prodotti che sono stati dichiarati non consegnati, ma che invece…
Seyla Mork, 25 anni, si è dichiarata colpevole di accuse di frode e riciclaggio di denaro dinnanzi alla corte federale di San Jose, come parte di un patteggiamento, secondo una dichiarazione dell’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California.
La truffa, definita come uno schema “Scatola Vuota”, ha visto Mork inviare presunte denunce su articoli non consegnati acquistati da Apple, presumibilmente dal negozio online dell’azienda.
A nome dei clienti, Mork chiamava il supporto Apple e dichiarava che una scatola vuota era arrivata a casa di un cliente specifico, mentre invece non era così. Successivamente la società ha emesso dei rimborsi per gli articoli non consegnati in modo fittizio. Denaro che Mork ha nascosto in più conti bancari nel tentativo di confondere una potenziale indagine futura.
Ammettendo lo schema, Mork ha detto di essere pienamente consapevole del fatto che le chiamate all’assistenza clienti sono state fatte sotto falsi nomi, in quanto sapeva che i clienti avevano effettivamente ricevuto i loro ordini per posta. Il modo in cui Mork ha raccolto i fondi non è stato ancora chiarito, e degli ulteriori co-cospiratori non sono stati nominati dal Procuratore degli Stati Uniti o dal Federal Bureau of Investigation nella pubblica uscita.
Per chi non conoscesse le truffe “Scatola Vuota”, di solito vedono un venditore online sfruttare le politiche di rimborso del mercato, facendo credere al venditore che gli ordini arrivavano proprio con scatole vuote. Alcune linee guida per l’acquisto, su diverse piattaforme di vendita online, trasferiscono la responsabilità di un articolo dal venditore al cliente una volta che un pacco viene firmato al momento della consegna, consentendo in alcuni casi ai nefandi venditori di evitare rimborsi.
Mork è stata accusata nel 2018 di cospirazione nel commettere frodi telematiche, di frode telematica e di altri quattro capi per riciclaggio di denaro sporco, anche se, grazie ad un accordo di patteggiamento, sconterà una pena minore. Ogni conteggio di frode comporta una pena massima di 20 anni di carcere, ed una multa di 250.000 dollari americani, oltre alla restituzione del denaro truffato.
Mork è attualmente fuori su cauzione, ma sconterà la sua condanna dal 21 ottobre 2019.
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