La cucina 2.0 diventa smart, con elettrodomestici portatili e sempre più connessi.
Siamo nell’epoca dell’Internet delle Cose (IoT), dove siamo in grado di monitorare a distanza una persona affetta da problemi cardiaci con un “semplice” smartwatch: non potevano mancare i dispositivi intelligenti, inclusi gli elettrodomestici da cucina.
Allora ecco Mijia, la sottomarca del colosso Xiaomi con sede in Cina, che ha lanciato Mijia Microwave Oven sul mercato cinese, ad un prezzo per noi è sbalorditivo. Si tratta di un forno a microonde che può essere controllato via app del proprio smartphone, ma anche con l’ausilio della voce mediante gli speaker intelligenti di casa Amazon e Google; come sempre accade quando si parla di Xiaomi il prezzo è uno dei suoi punti di forza, in questo caso è di circa 55 euro.
Il forno a microonde Mijia ha una capacità interna di 20 litri, supporta i comandi vocali che ne permettono l’avvio del funzionamento in modalità di riscaldamento oppure per la la sua accensione rapida: il modulo Wi-Fi 802.11 b/g/n 2.4 GHz ne permette l’interazione con Alexa e Assistente Google, XiaoA (l’assistente virtuale di Xiaomi), ma anche mediante l’app per mobile è possibile governare il microonde dal telefonino.
Con queste innovazioni può venire spontaneo chiedersi se valga la pena abbandonare il forno elettrico ventilato per uno a microonde: la risposta si può trovare nel tipo di forno.
Sostanzialmente il forno ventilato riscalda l’aria interna con le sue serpentine,
permettendo la reazione di Maillard, che è una complessa reazione chimica che permette la formazione della crosticina sulla superficie del cibo che ci fa leccare le dita.
Il forno a microonde è molto diverso, perché non cuoce attivamente le pietanze ma le microonde vanno ad eccitare le molecole di acqua presenti in esse: da qui si ottiene il riscaldamento del cibo che, però, porta ad una sorta di lessatura. Per cercare di sopperire a questo la maggior parte sono dotati di grill da usare in combinazione, ma il sapore finale non è lo stesso.
Comunque Xiaomi Mi ci sta conquistando con i suoi device per cucine smart, anche con il bollitore elettrico, programmabile e con la funzione di controllo della temperatura dell’acqua tramite app.
Oggi ci sembra quasi la normalità avere anche frigoriferi smart, in grado di percepire lo stato di conservazione dei cibi contenuti e di aiutarci a fare la spesa, anche se il primo costosissimo modello fu lanciato da LG nel lontano 2000.
E come procede la miniaturizzazione dei dispositivi elettronici in informatica e nella telefonia, anche in cucina si affermano sempre di più gli elettrodomestici portatili come le piastre ad induzione, ma anche le macchine per il caffè. Possiamo dire che la vita attuale è sempre meno ancorata ad un solo spazio fisico, preferendo praticità, versatilità e ottimizzazione degli usi con il controllo a distanza.
Non resta che collegarsi ad Internet e trasformare la propria esperienza ai fornelli come un felice momento social con CookTogether.