Sempre più spesso sentiamo parlare di tecnologia 5G e di come essa punti, in un orizzonte temporale non lontano, a cambiare e forse a stravolgere il lavoro e le nostre abitudini di vita.
Per comprendere al meglio le molte potenzialità di questa innovazione tecnologica – che come detto è sempre più alle porte – occorre iniziare da un’indagine e da un’analisi di massima relativamente a ciò che c’era prima, per arrivare poi – gradualmente – fino ai moderni sviluppi. La tecnologia 5G, infatti, si offre di supportare nuove applicazioni nell’ambito dell’automazione in primis ma non solo. Per trovare le prime tracce di questa tecnologia bisogna tornare indietro nel tempo, fino agli anni Ottanta del secolo scorso. E’ qui che vede la luce la tecnologia 1G, che altro non è se non la primissima modalità per comunicazioni di massa senza fili: stiamo parlando del debutto della telefonia mobile. Poi, all’incirca una decina di anni più tardi, venne introdotto il 2G. In che cosa si differenziava? Veniva offerto un più alto livello di sicurezza grazie all’impiego della crittografia, inoltre si incrementava la velocità di trasferimento dei dati. E’ l’epoca della messaggistica: si potevano inviare solo brevi testi. Poco dopo, nel 1998, arriva il debutto del 3G e con esso il boom dei cellulari. Le meraviglie di internet si fanno sempre più alla portata: la connessione dei dispositivi è realtà, mentre la velocità di trasferimento dati sale ancora.
Le innovazioni del 4G e il futuro delle comunicazioni
Oggi siamo abituati a veder comparire sugli schermi dei nostri smartphone la dicitura 4G, una tecnologia che ha permesso di raggiungere nuove vette e di aprire le porte allo streaming in HD di contenuti. Finalmente siamo dunque arrivati al presente e per comprendere concetti come la copertura 5G in Italia sarà utile fare mente locale sul fatto che questa modalità di trasmissione per le comunicazioni si presenta come un macro contenitore di tutte le funzionalità caratterizzanti gli step precedenti (ma con novità importanti). Oltre alla messaggistica, alla possibilità di connettersi alla Rete ed effettuare telefonate – funzionalità che si basano comunque ancora in parte sul 4G – bisogna mettere in evidenza quattro punti cardine, quattro importanti cambiamenti. Ci sarà un ampliamento della larghezza di banda, vi saranno ridotti tempi di latenza, avremo un aumento dell’efficienza energetica e pure una maggiore capacità di mantenere connessi più dispositivi.
I settori chiave dove il cambiamento sarà più evidente
La tecnologia 5G e le relative infrastrutture si offriranno quali risorse chiave nell’ambito della digital transformation. Questa rete verrà impiegata in primis per tutto quel che concerne le comunicazioni nell’ambito delle rivoluzioni legate all’Internet of things. Al centro di tutto si pone l’industria manifatturiera, dal momento che ormai può dirsi innescata quella che viene definita ‘quarta rivoluzione industriale’ (si parla generalmente anche di ‘industria 4.0’). Il 5G verrà impiegato per le comunicazioni relative all’Internet of things: basta pensare al collegamento di robot collaborativi, linee di produzione e macchinari ma anche alla raccolta di info in real time relativamente agli impianti, nell’ottica di un attento monitoraggio. Dati che serviranno a garantire una maggiore flessibilità alle linee produttive e una manutenzione preventiva ma non solo. Altri settori chiave saranno poi sanità, energia e trasporti ma anche automotive.