Apple e videogaming

Sono numerosi i vantaggi che spingono gli appassionati a scegliere un dispositivo Apple.

Tra questi rientrano sicuramente la grande attenzione alla sicurezza e alla privacy, anche grazie alla costante vigilanza sulle applicazioni disponibili nell’App Store, e il supporto continuo tramite aggiornamenti, nuovi sistemi operativi e fix degli inevitabili bug. Tra gli svantaggi, invece, spesso si sostiene che i dispositivi Apple non siano ideali per dedicarsi al gaming. Questa, sebbene non sia un’opinione del tutto infondata, è allo stesso tempo un’affermazione generica e inesatta: Apple infatti produce dispositivi che non solo hanno sempre permesso un qualche livello di gaming, ma di recente si sta concentrando proprio sul rendere i propri dispositivi gamer friendly.

La diffusa credenza muove da un assunto a tutti gli effetti vero, ossia la differenza in termini strettamente numerici tra la mole di giochi diffusi per altri sistemi operativi, per esempio Android su mobile e Windows su computer, rispetto a quelli Apple come iOS, per mobile, e macOS per computer. Una differenza numerica che, tuttavia, non è basata tanto sulle differenze tra sistemi operativi quanto, più banalmente, sulla loro diffusione. Eliminando questa differenza, infatti, emerge come anche i sistemi operativi Apple abbiano sempre messo a disposizione una loro offerta per videogiocatori, spesso composta da titoli di assoluto valore.

Alcuni esempi possono rendere meglio l’idea, e uno dei più adatti in questo senso è sicuramente Angry Birds. Si tratta di una delle più famose serie videoludiche mobili, sviluppato dalla finlandese Rovio Mobile a partire dal 2009 e, per il suo successo, inserita dal Museo Finlandese dei Giochi tra i 100 più importanti giochi finlandesi di tutti i tempi. Un successo partito proprio da Apple, e nello specifico dagli iPhone con sistema operativo iOS 3 sulla base del quale il gioco è stato sviluppato. Ma si può pensare anche a Her Story, uscito nel 2015 come videogioco investigativo indipendente: lo sviluppatore, Sam Barlow, ha rilasciato in origine il gioco proprio per sistemi operativi macOS e iOS, oltre che per Windows. Si può citare anche Shadowmatic, gioco di ombre cinesi rilasciato dallo studio armeno Triada Studio Games in origine solo per iOS, nel 2015, oppure Monument Valley, un puzzle game rilasciato nel 2014 sempre per dispositivi mobili con iOS e solo successivamente per Android e Windows.

Va comunque detto che, anche quando non possono contare su giochi sviluppati appositamente per i loro sistemi operativi, in termini di gaming i dispositivi Apple non sono certo indietro ad altre alternative. Molti giochi arrivano in contemporanea sui sistemi operativi Apple e altri, come nel caso del già citato Her Story, e niente impedisce di utilizzare i dispositivi con iOS o macOS per connettersi a piattaforme di gaming. Tra queste possiamo pensare alle piattaforme di casinò come PokerStars Casino, la cui offerta è integralmente accessibile a prescindere dal sistema operativo del dispositivo, oppure alle piattaforme e servizi di cloud gaming, per accedere alle quali non sono generalmente previste restrizioni in termini di sistemi operativi.

Al di là di qualsiasi considerazione sul presente o sul recente passato, Apple si sta orientando a un futuro dove il gaming possa essere protagonista sui suoi dispositivi. Abbiamo già parlato dei dispositivi mobili, ma è sulla componentistica hardware che la casa di Cupertino sta investendo molte risorse. Grandi aspettative ci sono per esempio sull’Apple Silicon, la linea di system on a chip di proprietà. Le sue prestazioni sono paragonabili a quelle erogate da console specializzate nel gaming, come quelle garantite dall’attuale generazione di console Sony e Microsoft, con sensibili miglioramenti in termini di resa grafica. Inoltre il modello M3 ha inserito il supporto al ray tracing, tecnologia ormai fondamentale nella resa realistica di luci e illuminazioni.

Ma molte novità si registrano anche dal lato sviluppatori, con una serie di soluzioni per permettere agli autori di videogiochi di lavorare sui loro titoli anche per i sistemi operativi Apple. Soluzioni in molti casi molto apprezzate, considerando come diversi titoli recenti siano usciti per Windows e console in contemporanea, o quasi, al loro rilascio per sistemi operativi Apple: l’uscita di Baldur’s Gate 3, per fare un esempio, è avvenuta appena due settimane dopo quella per PlayStation 5 e in netto anticipo rispetto a quella per Xbox serie X/S.

La strada è ancora lunga, ma sembra proprio che Apple si candidi a diventare una presenza importante negli scenari futuri del mondo del gaming.