iPhone 18 potrebbe avere memoria a 6 canali ad alte prestazioni, migliorando velocità, multitasking e gestione dei dati, secondo un leaker.
La gamma dei futuro iPhone 18 di Apple introdurrà un importante salto riguardante le prestazioni della memoria, secondo le nuove informazioni condivise oggi dal noto leaker Digital Chat Station, sul noto social network cinese Weibo.
iPhone 18 con memoria ad alte prestazioni
Secondo quanto riferito, Apple sta pianificando di dotare i modelli 2026 con una configurazione di memoria LPDDR5X a sei canali e ad alta capacità, aumentando significativamente la larghezza di banda della memoria per le future funzionalità di intelligenza artificiale ed il multitasking.
L’espansione della larghezza di banda della memoria dovrebbe consentire un cambio di app più rapido, un multitasking più fluido e delle nuove capacità di intelligenza artificiale significativamente migliorate, tutte le aree in cui Apple starebbe investendo pesantemente negli ultimi anni, come parte della sua strategia di potenziare Apple Intelligence.
Accoppiato con il chip A20 Pro, che secondo quanto riferito sarà costruito utilizzando il processo a 3 nm di terza generazione prodotto dalla TSMC, i modelli di iPhone 18 Pro ne trarrebbero maggiori benefici.
Al momento, purtroppo, non ci sono ulteriori informazioni sulle novità previste per gli iPhone del 2026, oltre questa, molto attendibile.
Le scorte di iPhone stanno per finire…
Il principale fornitore di Apple chiamato Pegatron, suggerisce che gli Stati Uniti potrebbero presto vedere degli “scaffali vuoti” all’interno dei negozi Apple, a causa dell’impatto enorme che stanno per avere le tariffe di Trump.
Pegatron è secondo solo a Foxconn nel suo ruolo della catena di approvvigionamento Apple, come assemblatore chiave per MacBook, iPad ed Apple Watch, tra le altre cose.
Nel giro di due mesi, l’amministrazione Trump ha annunciato tariffe sui prodotti fabbricati in Cina che sono iniziati con un semplice 10%, fino ad aumentarli al 145%%.
In seguito, è stata annunciata un’esenzione per i prodotti destinati all’elettronica di consumo, ma l’amministrazione ha successivamente affermato che sarebbe stata puramente temporanea. Con la maggior parte dei prodotti Apple realizzati in Cina, ciò comporterebbe potenzialmente massicci aumenti dei prezzi negli Stati Uniti e non solo.
Pegatron ha riferito alla famosa testata Reuters che le attuali incertezze sul futuro delle tariffe stiano rendendo le cose troppo caotiche per aziende come Apple, non avendo piani d’emergenza adeguati.
In teoria, avrebbe senso che le aziende accelerassero le importazioni al fine di immagazzinare i prodotti, poco prima che entrino in gioco le tariffe più elevate. Apple lo ha già fatto prima della scadenza iniziale del 10%, ad esempio, producendo in India anche gran parte delle scorte attualmente nel mondo.
Ma Pegatron afferma come sia decisamente improbabile che le aziende statunitensi facciano la stessa cosa durante l’attuale pausa, poiché il caos della catena di approvvigionamento non ha senso, quando le politiche possono cambiare durante l’arco di una semplice notte. Il risultato, suggerisce che aziende come Apple sono ora in modalità “attendi e guarda”, e questo potrebbe creare gravi carenze nei prossimi mesi.
Lo stesso presidente della Pegatron, ovvero T.H. Tung. ha dichiarato a Reuters: “Entro due mesi, gli scaffali negli Stati Uniti… potrebbero assomigliare a quelli dei paesi del terzo mondo, dove le persone visitano i grandi magazzini ed i mercati, ma solo per trovare scaffali vuoti, tutto perché tutti stanno aspettando e vedendo cosa succederà”.
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