Apple ha pagato solo l’1.9% di tasse sugli utili percepiti nel 2012

Come tutti sappiamo, nel corso del 2012, Apple ha fatto più soldi che mai ed è diventata la società di maggior valore al mondo.

E nonostante abbia registrato un successo “da paura”, Apple è riuscita a pagare solamente l’1,9% dell’imposta sul reddito, al di fuori degli Stati Uniti. Infatti, dagli oltre 36.8 miliardi di dollari percepiti da Apple fuori dagli USA, solamente $713 milioni sono stati rilasciati in tasse.

Molti potranno restare perplessi nel vedere tali cifre, ma Apple non ha fatto niente di illegale. Come la maggior parte delle altre aziende, Apple mantiene i propri profitti internazionali ben custoditi al di fuori degli Stati Uniti, piuttosto che dover pagare un tassazione pesante imposta in America. Tale strategia consente, ad Apple, di risparmiare miliardi sull’onere fiscale, ma limita anche ciò che si potrebbe fare con questi utili.

Il “tax rate” in America è maggiore che negli altri Stati. Questo evidenzia la “furbizia” di Apple nel trasferire i profitti in paesi con aliquote fiscali più basse, in modo da far lievitare maggiormente i risparmi.

Lo stesso CEO, Tim Cook, ha più volte riferito ai politici di Washington, di prendere in considerazione l’idea di una “Tax Holiday”, che permetterebbe alle grandi aziende come Apple e Google di non nascondere queste grandi quantità di denaro all’estero, ma di poter portare “cash” agli “States”, in modo da investire in seguito, in società sempre in territorio americano.

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