La versione di iWork che tutt’oggi utilizziamo sui nostri Mac risale al lontano Gennaio 2009. Chissà quando vedremo un’aggiornamento di questa ottima suite di Apple…
Il concetto di “iWork” è cominciato a scomparire quando nel 2011 Apple ha lanciato il suo Mac App Store in cui era possibile acquistare i singoli componenti della suite iWork per poco meno di 20€, e permettendo non solo di personalizzare l’acquisto (possiamo anche acquistare un solo programma, non necessariamente tutti e 3), ma anche di risparmiare diversi soldi rispetto all’acquisto del CD, che aveva un prezzo di circa 80€.
Da allora, Apple ha rilasciato alcuni aggiornamenti di circostanza per ciascuna delle applicazioni per migliorare il supporto per le nuove versioni del sistema operativo e ha aggiunto alcune funzioni qui e là, ma nessuna delle applicazioni ha ottenuto una revisione significativa nel corso di quattro anni.
Che cosa ha in programma Apple per Pages, Keynote e Numbers? Naturalmente, nessuno al di fuori di Cupertino lo sa per certo. Apple però, negli ultimi mesi, ha pubblicato annunci di lavoro per ingegneri destinati allo sviluppo di iWork. Quindi c’è chiaramente del lavoro dietro le quinte.
Tra circa un mese, Apple presenterà le nuove versioni di iOS e OS X ai partecipanti della sua Worldwide Developers Conference (WWDC) di San Francisco. Non è sicuro che Tim Cook userà il suo tempo sul palco per mostrare le nuove applicazioni di iWork, ma siamo pronti a scommettere che gli annunci durante l’evento getteranno le basi per quello che Apple ha intenzione di fare con queste applicazioni e il suo software iLife, anch’esso obsoleto.
Le posizioni di vendita di Pages, Keynote e Numbers nel Mac App Store suggeriscono che queste applicazioni sono ancora molto importanti per Apple. Anche Microsoft ha aggiornato il suo Office per Mac che comunque era stato prodotto negli anni successivi al 2009. Le interfacce di ciascuna delle applicazioni iWork è gravemente carente e talvolta in contrasto con le Human Interface Guidelines di Apple.
E ‘il momento che Apple mostri alle applicazioni di iWork un po’ d’attenzione. Speriamo che l’attesa non sia troppo lunga.
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