Notizia del momento! Apple ha perso la causa legale per il nome “AppStore”, in territorio Australiano.
L’appello di Apple, per il marchio “AppStore” in Australia, è stato respinto, come riportato dal Sydney Morning Herald.
Nel marzo dello scorso anno, il cancelliere del paese di marchi, ha negato la richiesta avviata da Apple, di registrare il marchio AppStore, in quanto si riferisce alla popolare piattaforma di distribuzione app di iOS, lanciato nel 2008, ma definita come “Troppo descrittiva”. Apple ha quindi presentato ricorso contro la decisione della Corte Federale d’Australia.
Oggi però, la Corte Federale, ovvero il giudice David Yates, ha respinto il ricorso e ha ordinato ad Apple di pagare le spese processuali del Registrar of Trade Marks, stimate tra 100.000$ e 200.000$.
Ecco il comunicato ufficiale del giudice, che ha purtroppo stroncato Apple.
Apple non ha dimostrato che, a causa della misura in cui ha usato il marchio Store, prima della data di deposito, non esiste una vera e propria distinzione fra i servizi.o fa distinguere i servizi designati come i servizi. Ne consegue quindi che APPSTORE deve essere preso come un termine non in grado di distinguere i servizi indicati come i servizi di Apple. La domanda deve, quindi, essere respinta.
A dire il vero, la sentenza non vieta ad Apple di continuare a chiamare la sua piattaforma mobile di distribuzione delle applicazione AppStore. Ma permette ad altri enti di utilizzare liberamente il suddetto termine.
La sola parola “AppStore”, tuttavia, non può essere utilizzata da altri, senza un’annessa seconda dicitura, dato che ancora è in vigore la precedente registrazione per lo spazio sans del marchio.
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