Apple dichiara di non avere i mezzi tecnici per accedere ai dati conservati su un iPhone aggiornato. Restano accessibili quei dispositivi che non sono passati ad iOS 8 o successivi.
Leggere i dati di un iPhone aggiornato è impossibile; Apple avrebbe la capacità tecnica soltanto su quei dispositivi che non hanno ancora installato iOS 8 o successivi: questo è quanto hanno detto i rappresentanti dell’azienda a un giudice di Brooklyn, New York.
Il giudice aveva richiesto all’azienda di collaborare per accedere a un iPhone sequestrato, ma la risposta di Apple è stata, appunto, che accedere ai dati di un iPhone protetto è impossibile per quei dispositivi che hanno iOS 8 o superiori. Da questa versione in poi, i prodotti iOS integrato una protezione di crittografia totale che non si può scavalcare senza il necessario codice o l’impronta digitale. Per tutti gli altri, Apple può fare qualcosa per aiutare gli inquirenti, però l’azienda ha anche chiesto formalmente di non forzare tali richieste. Nello specifico, gli avvocati della mela scrivono che obbligare Apple a estrarre i dati in questo caso potrebbe minacciare il legame di fiducia tra Apple e i suoi clienti, e sostanzialmente danneggiare il marchio Apple.
Ciò che risulta rilevante da questa storia riguarda la crittografia applicata da Apple ai propri dispositivi, che li rendono insepugnabili da eventuali criminali esattamente come dalle legittime richieste delle autorità. Che Apple lo abbia dichiarato di fronte a un giudice rende l’affermazione ancora più credibile e conferma quanto detto recentemente da Tim Cook:
Non faremo concessioni in nome dell’esperienza utente. Crediamo che si possano avere entrambe. Crediamo che la crittografia sia obbligatoria nel mondo moderno. L’assenza di backdoor è un obbligo. Non si può avere una backdoor che sia solo per i buoni. Ogni backdoor è una porta che i cattivi possono usare. Nessuno dovrebbe dover decidere su privacy o sicurezza. Dovremmo essere abbastanza intelligenti da fornire entrambi.
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