Le banche australiane stanno boicottando l’adozione di Apple Pay in Australia. Il politico Ed Husic invita le banche del Paese ad effettuare una indagine e incoraggia il nuovo sistema di pagamenti.
L’adozione di Apple Pay in Australia è boicottata dalla banche; è questo quanto sostiene Ed Husic, portavoce dei laburisti per quanto concerne l’innovazione digitale dei pagamenti.
Husic parla cosi:
Ai consumatori australiani non dovrebbe essere negata la possibilità di scegliere metodi di pagamento diversi dai tradizionali e che sono ampiamente disponibili ai consumatori a livello globale. Non c’è dubbio che alcuni sosterranno che questa mossa da parte della banche è anti concorrenziale. Sono preoccupato che neghino l’accesso ai consumatori a una piattaforma di pagamento efficiente e sicura.
Nel messaggio, la Reserve Bank del Paese è invitata ad effettuare delle indagini e di considerare l’introduzione di miglioramenti nel sistema di pagamenti che possa incoraggiare il pagamento elettronco per migliorare la scelta dei consumatori. Da quanto emerso sembra che Apple guadgni 15 centesimi su ogni 100 dollari di transazione tramite Apple Pay ma, mentre in USA la percentuale che arriva alle banche è di 1 dollaro, in Australia sarebbe solo di 50 centesimi, così la commissione di Apple Pay inciderebbe in modo più evidente.
Da notare che fino a oggi non sono emerse indiscrezioni sulla possibile introduzione di Apple Pay in Italia, lasciando ipotizzare che anche per il nostro paese possa esistere un problema simile a quanto emerso in Australia.
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