iPhone nuovamente a rischio, con i dazi sui chip…

Sembra che non sia finita qui per i dazi che colpiranno Apple, dato che Trump ha ufficializzato delle nuove tariffe inerenti al chip.

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Dopotutto, Apple non sarà affatto esente dalle tariffe imposte da Donald Trump, con gli Stati Uniti che starebbero lavorando a nuovi prelievi sui semiconduttori, ovvero i chip che alimentano ogni dispositivo, che probabilmente avranno un impatto enorme anche sui dispositivi Apple, sui chip di aziende come Nvidia e su altri dispositivi elettronici di utilizzo comune, come ad esempio lavatrici, televisioni smart e tanto altro ancora.

Ulteriori dazi per iPhone ed i chip

Durante il fine settimana, gli Stati Uniti e l’agenzia di protezione delle frontiere hanno condiviso una lunga lista di dispositivi elettronici esclusi dalle tariffe attuali, tra cui iPhone, iPad, Mac, Apple Watch ecc. Apple ha ottenuto una dismissione dalla tariffa del 145% che colpisce le merci importate dalla Cina e dalla tariffa del 10% sulle merci importate da altri paesi, ma non sembra che questo durerà.

Sulla sua rete Truth Social, Trump ha riferito che nessuno sta “uscendo fuori dal gancio” e che “non esiste alcuna eccezione tariffaria”. Apple ed altre aziende tecnologiche si stanno “spostando solo in un contenitore tariffario diverso”, con ulteriori tariffe del 20 ìì% ancora in vigore e tariffe aggiuntive in arrivo molto presto.

La sua amministrazione “darà un’occhiata” ai semiconduttori e alla catena di approvvigionamento dell’elettronica, durante le indagini sulle tariffe di sicurezza nazionali. Ha anche ribadito che “dobbiamo creare prodotti negli Stati Uniti”. Trump dovrebbe annunciare una sorta dazio per i chip nei prossimi giorni.

Insomma, un ulteriore disastro in arrivo…

Aboliti dazi Trump sugli iPhone

Alcuni altri dispositivi elettronici, comprese le console per videogiochi come il Nintendo Switch 2, sono ancora soggetti alle tariffe, ma ogni prodotto Apple e quindi degli Stati Uniti, non più…

Come sottolinea la famosissima testata Bloomberg News, le esenzioni potrebbero essere temporanee e l’amministrazione Trump potrebbe pianificare nuove tariffe più basse su elettronica ed altri beni provenienti dalla Cina. L’ordine inoltre non esenta le aziende dalla tassa di “fentanil” del 20%, imposta alla Cina, che era una sanzione precedente, quindi c’è ancora una tassa che Apple dovrà pagare.

Con l’avanti e indietro sulle tariffe e la pausa di 90 giorni che Trump ha messo in atto in alcuni paesi, le azioni Apple sono state decisamente volatili nell’ultima settimana e sono scese di oltre il 20%, prima di riprendersi un po’ ma non del tutto. A partire dalla chiusura del mercato di ieri, le azioni di Apple sono scese dell’11%, dall’inizio di aprile.

Successivamente, Trump ha annunciato l’arricchimento di alcuni suoi collaboratori, dopo aver palesemente manipolato l’andamento del mercato, come capo di stato.

Per completezza, ogni prodotto Apple è esente da dazi, comprendendo iPhone, iPad, Mac, Apple Watch, AirPods, HomePod ed accessori annessi.

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