Meta blocca Apple Intelligence su Facebook ed Instagram

Sembra che Meta abbia appena bloccato l’accesso ad Apple Intelligence su Facebook ed Instagram, per pompare la propria AI.

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Apple Intelligence è stata annunciata con l’arrivo di iOS 18 ed è stata resa disponibile in Italia con l’arrivo di iOS 18.4, presentato qualche settimana fa. Sebbene la maggior parte delle app fornisca il supporto per le funzionalità di Apple Intelligence per impostazione predefinita, gli sviluppatori possono scegliere di non averle nelle loro app e sembra che Meta abbia deciso di farlo.

Apple Intelligence: non disponibile nelle app Meta

Come riportato dal blog brasiliano Sorcererhat Tech, funzionalità come la Scrittura AiI, che consente agli utenti di creare, modificare e correggere testi con Apple Intelligence, non sono più disponibili in nessuna delle app di Meta, includendo ovviamente Facebook, WhatsApp, Instagram e Threads.

In genere, gli utenti possessori di un iPhone o iPad possono accedere agli strumenti di scrittura toccando una specifica icona o un campo di testo. Tuttavia, nelle app iOS di Meta, l’opzione non è più disponibile. Le meta app inoltre, non consentono agli utenti di creare e condividere Genmoji, ovvero le emoji personalizzate di Apple, che sono generate direttamente dall’intelligenza artificiale. Il rapporto rileva che Meta ha anche rimosso la possibilità di aggiungere adesivi per tastiera e Memoji, qualcosa che prima era possibile fare.

Non sorprende che Meta non dia dettagli sul perché Apple Intelligence non sia disponibile nelle sue app, disponibili per le piattaforme iOS ed iPadOS. Ma se dovessimo indovinare, l’azienda probabilmente vuole motivare le persone ad utilizzare la sua Meta AI, invece di alternative come quelle che offre Apple.

Infatti, Meta AI è disponibile praticamente in tutte le app dell’azienda e consente anche agli utenti di creare e modificare il testo, nonché di generare immagini.

Addio per sempre a Google.it

Google ha dichiarato, o meglio, ha affermato sul blog ufficiale, che tutte le divisioni nazionali del suo motore di ricerca non sono più utili. Di conseguenza, l’azienda statunitense ha deciso di spostare tutto il traffico sul sito USA. L’informazione è stata condivisa tramite il blog ufficiale della compagnia.

Comunicato ufficiale

Quando cerchi su Google, miriamo a fornire le informazioni più utili e, molte volte, ciò include la fornitura di risultati di ricerca rilevanti a livello locale. Storicamente, come parte del nostro processo per fornire risultati localizzati, abbiamo utilizzato nomi di dominio di primo livello (ccTLD) con codice paese, come google.ng per la Nigeria ecc.

Nel corso degli anni, la nostra capacità di fornire un’esperienza locale è nettamente migliorata. Nel 2017, abbiamo iniziato a fornire la stessa esperienza con risultati locali per tutti coloro che utilizzano la ricerca, sia che utilizzassero google.com o il ccTLD del loro paese.

A causa di questo miglioramento, i domini a livello nazionale non sono più necessari. Quindi inizieremo a reindirizzare il traffico da questi ccTLD a google.com per semplificare l’esperienza delle persone sulla ricerca. Questa modifica verrà implementata gradualmente nei prossimi mesi e potrebbe esserti richiesto di reinserire alcune delle tue preferenze di ricerca durante tale processo.

È importante notare che mentre questo aggiornamento cambierà ciò che le persone vedono nella barra degli indirizzi del loro browser, il tutto non influenzerà il modo in cui funziona la ricerca, né cambierà il modo in cui gestiamo gli obblighi previsti dalle leggi nazionali.

Insomma, la fine di un’era per il famosissimo motore di ricerca globale?

[fonte]