Eddy Cue è senz’altro la persona giusta per migliorare Siri e le Mappe su iOS 6

Quando Forstall abbandonerà Apple, Eddy Cue sarà messo a capo Siri e Mappe di iOS cercando cosi di risolvere i problemi di queste due funzioni di iOS. In questo articolo vi racconteremo alcuni aneddoti che assicurano che Eddy Cue è la persona adatta a questo compito.

Eddy Cue durante la sua permanenza presso Apple, si è guadagnato la fama di saper risolvere i problemi all’interno dell’azienda in modo magistrale. Nel 2008, gli fu incaricato il compito di migliorare il servizio MobileMe e, dalla sua mente, uscì la piattaforma attuale di iCloud.

Lo scorso anno, con Tim Cook, Eddy Cue è stato promosso a SVP di Internet Software and Services e oggi si occupa di diverse piattaforme come iTunes Store, App Store, iBookstore, la piattaforma iAd ed i servizi iCloud.

Eddy Cue è anche un ottimo negoziatore che è stato in grado di gestire fastidiosi dirigenti di aziende musicali e case cinematografiche che avevano intenzione di sfruttare il mercato di iTunes aumentando i prezzi dei prodotti pubblicati sullo store.

Circa 5 anni fa, Eddy è riuscito a prevenire una controversia “nucleare” tra le etichette musicali ed Apple così dichiarando “Tutti abbiamo bombe nucleari e possiamo farla finita in qualsiasi momento” . Un dirigente dell’industria musicale ha così commentato un intervento di Cue:

Da quel giorno, i rapporti sono migliorati sensibilmente. E’ importante notare che in quel periodo tutti erano disposti a sfoderare la proprie armi, ma la capace gestione di Eddy riuscì a porre fine alla questione.

 Ecco poi un’altra dichiarazione riguardo questa vicenda:
Conosce bene il potere che ha sulle persone che intendono vendere attraverso il suo store ed il potere che ha sulle etichette musicali,” ha dichiarato un rivenditore musicale che cercò di convincere Cue a far calare la quota del 30% richiesta da Apple per la vendita di applicazioni su iTunes. Alla richiesta Cue tirò indietro la sedia e mise i piedi sulla scrivania. “E’ bello essere Apple. Tuttavia è difficile negoziare con i piedi di qualcuno.”
All’interno di Apple, Eddy Cue rappresentava il “Poliziotto Cattivo” verso Steve Jobs, il poliziotto buono:

Nell’aprile del 2006, Warner Music Group, una delle quattro principali compagnie di registrazione, tenne un evento interno vicino a Palm Springs, Calif., per coloro che lavoravano nell’unità “artists & repertoire” dell’etichetta ed altri reparti creativi, secondo alcune persone a conoscenza dell’evento. Uno degli oratori invitati era Cue.

Al tempo, le negoziazioni tra Warner ed Apple in merito al rinnovamento della licenza per iTunes erano ad un punto morto. Gli executive di Warner pensavano di avere un’opportunità ideale per persuadere Cue ad allentare la presa su punti chiave della negoziazione.

Secondo alcune fonti che hanno parlato con CNET, un’ora prima che Cue sarebbe dovuto salire sul palco, gli executive di Warner si incontrarono con lui e gli fecero un’offerta che secondo loro non potrebbe essere stata rifiutata. Come tutte le altre etichette più importanti, Warner volera una flessibilità sul prezzo su iTunes e chiedeva che lo store venisse aperto a lettori musicali digitali differenti da quelli realizzati da Apple. Al tempo, tutte le canzoni su iTunes erano vendute a 99 centesimi e potevano essere riprodotte su iPod.

Cue ascoltò silenziosamente mentre gli executive di Warner lo informavano del fatto che non tutte le canzoni erano state create in modo identico e che il prezzo avrebbe dovuto riflettere tale differenzia. Lo pressarono, affermando che non potevano accettare i termini di Apple e che il tempo a disposizione era poco perché il loro contratto sarebbe presto scaduto.

Ma non appena gli executive di Warner terminarono, Cue disse con calma e senza esitazione che Apple non avrebbe accettato le loro richieste. Se il contratto fosse scaduto senza un nuovo accordo allora Apple avrebbe semplicemente rimosso i loro brani di iTunes.

Dopo la vicenda, Eddy Cue salì sul Palco e…

Warner rinnovò il suo accordo con iTunes ed i prezzi dei brani rimasero invariati all’interno dello store musicale di Apple per altri tre anni.

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